"Ehi, Vasile, andiamo, stiamo perdendo il volo!" sono state le prime parole italiane che ho sentito sulla strada per Milano.
E tra questo e l'atterraggio tra gli applausi, ho pianificato il modo in cui avrei tentato l'impossibile: visitare Salone del Mobile di Milano tra quattro panini con un pisolino in mezzo. (Spoiler: non è possibile! Ci sono 345.000 metri quadrati di spazio espositivo al coperto e altri 60.000 metri quadrati di spazio all'aperto riempiti al massimo).
Oltre alla Fiera di Milano, in tutta la città vengono organizzati i FuoriSalone (una moltitudine di negozi che fanno parte della fiera con la politica delle porte aperte, oltre a spazi appositamente allestiti per la presentazione di designer provenienti dall'estero). Il numero di installazioni e di pezzi di design in mostra sotto l'ombrello del Fuori Salone è schiacciante anche per un team giornalistico, quindi non cercherò di trattarli in dettaglio.
Bambini, ballate!
[Classico]A differenza degli anni precedenti, il design classico è stato ridotto a due padiglioni (2/4), e da questo possiamo concludere che, almeno per il prossimo futuro, la direzione principale del design degli interni sarà prevalentemente moderna.
I padiglioni 1/3 ospitano le divisioni di lusso di marchi riconosciuti per il design e l'esclusività del mercato.
Oltre alle due categorie sopra citate e ai 6 padiglioni dedicati alle cucine e ai sanitari (di cui vi parlerò in una prossima puntata) i mobili moderni occupano 10 padiglioni (5/7 , 6/10 , 8/12 , 14/18 e 16/20 - dove troverete anche i rappresentanti rumeni).
Se volessi assimilare nel dettaglio tutte le collezioni presenti nei 10 padiglioni avrei bisogno di almeno 10 giorni. Così sono arrivato anche alla conclusione che il Salone del Mobile di Milano 2018 non è per i boccaloni, ma per gli imprenditori che vogliono aggiungere nuovi prodotti ai loro showroom personali e agli spazi dei loro clienti; imprenditori che vengono a parlare con un numero finito di produttori. Ancora una volta, non come me che cerco una combinazione di Usain Bolt e Ansel Adams.
Ho corso per prepararmi alla giornata #2
Foto: Vlad Dodan
Aggiungi commento