Scatola del Nomade

Nel corso della nostra evoluzione, dal protozoo al bipede assorbito da internet che conoscete fin troppo bene, i nostri organismi si sono adattati alle condizioni ambientali in cui si sono trovati. La diversità a cui siamo esposti oggi è dovuta al desiderio dell'uomo di una vita migliore, desiderio che ha realizzato attraverso le attività nomadi.

L'evoluzione tecnologica ci ha permesso di non allontanarci troppo dal nostro luogo di origine, ma biologicamente, dopo milioni di anni di evoluzione, conserviamo ancora questo codice genetico che ci spinge a esplorare.

Negli ultimi 10 anni ho avuto la fortuna di viaggiare per quasi tutta la circonferenza della Terra, e ogni volta ho tolto qualcosa dal mio bagaglio per ottimizzarlo. Gli ultimi 4 anni trascorsi a Shanghai mi hanno spinto a cercare soluzioni al problema di spostarmi da qui a lì, mantenendo alto il livello di comfort con la massima efficienza di trasporto.

Oggi (a quasi 1 anno dal suo lancio) sono lieto di presentarvi il lavoro del designer Stefan Juust. Si chiama "The Travel Box" (traduzione adattata - la scatola del nomade) e potrebbe coprire le esigenze di qualsiasi viaggiatore.

La scatola è composta da legno e alluminio, racchiuso in una "camicia" di metallo. Pesa 60 kg e occupa un volume di circa 2 metri cubi (4 m x 1,2 m x 0,4 m).

"Invece di acquistare mobili nuova per ogni destinazione - un approccio costoso e poco rispettoso dell'ambiente - The Travel Box pone l'accento su qualità, familiarità e riutilizzabilità. Nel corso della sua vita, la scatola porterà le impronte dei luoghi in cui è stata e diventerà una parte essenziale del viaggio" (Stefan Joust).

[PSFK]

Avete un oggetto di cui non potete più fare a meno quando cambiate casa?