Tecniche di finitura

P43 Il colore dei mobili in rovere nei salotti dell'epoca comunista

Accettare la sfida lanciata da Anamaria e sto cercando di dirvi cosa c'è in questo P43.

Pece e trementina, le materie prime per la produzione di bacche P43

Il P43 era il colore più comune nei negozi di mobili prima della rivoluzione. Quasi tutti i mobili in rovere erano di questo colore o della sua versione più scura P44. Il colore in sé è un giallo-marrone con leggere iridescenze verdi o arancioni.

La versione originale del colore si otteneva sciogliendo a caldo una quantità di pece in acqua ragia. L'operazione poteva essere eseguita in qualsiasi laboratorio industriale e non richiedeva alcun apparecchio sofisticato. Era sufficiente un fornello elettrico. L'unico problema era l'odore del solvente, pesante e persistente. Vi ricordate che odore c'era nell'appartamento dopo aver lavato i pavimenti con il Petrosin? Questo era l'odore.

Tanto buono per la quercia, quanto inadatto al faggio

Straordinaria è stata la "chimica" tra rovere e bacche. La colorazione era perfettamente uniforme, senza macchie, i pori erano splendidamente marcati, sembravano antichizzati con patine speciali, non c'erano problemi dopo l'essiccazione. Ma con gli altri legni, soprattutto il faggio, è stato un grosso problema. Sul faggio c'erano sempre delle macchie, era praticamente impossibile smacchiare in quel modo. Per questo motivo la variante P43 è stata realizzata con mordenti Codlea o, più tardi, con soluzioni mordenti.

La moda del P43 continuò per un po' dopo l'89, ma lentamente, lentamente la colorazione dei mobili si diversificò, utilizzando altri colori e finiture.

Spero che le informazioni siano utili. Come sempre, le aggiunte sono benvenute. E se avete domande o dubbi, lasciateli nello spazio sottostante. Sono sicuro che vi risponderò.

Mihaela Radu

Mihaela Radu è un ingegnere chimico ma ha una passione per il legno. Lavora nel settore da più di 20 anni e la finitura del legno è ciò che l'ha definita in questo periodo. Ha acquisito esperienza lavorando in un istituto di ricerca, nella propria azienda e in una multinazionale. Vuole condividere continuamente la sua esperienza con chi ha la stessa passione, e non solo.

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